Una culla termica per avere la possibilità di salvare una vita.
Si tratta di una culla riscaldata, dotata di sensori. Quando il neonato vi viene posto, si attiva un
allarme collegato con l’ospedale Policlinico di Bari. Sarà poi cura del reparto di Neonatologia del Policlinico.
La culla è stata posta in un locale parrocchiale appositamente allestito e facilmente accessibile, che permette di lasciare il neonato in pieno anonimato. «Abbiamo realizzato questa opera prendendo spunto da San Giovanni Battista, a cui è intitolata la nostra parrocchia, perché Giovanni significa dono di Dio».
È il frutto della generosità dei parrocchiani «ed è la prima nella nostra regione». La Puglia – secondo i dati Istat 2012 – è terza in Italia per tasso di abortività tra le minorenni ed è, in base ai dati preliminari del 2013 del Ministero della Salute, prima al Sud. «Oggi si abortisce con troppa facilità; noi offriamo un’ultima possibilità, il salvataggio della vita». La presenza di una culla termica «è una notizia positiva», commenta Lodovica Carli, responsabile regionale del Forum delle associazioni familiari. «Un’opportunità, per quanto estrema, che consente a una mamma in difficoltà di privilegiare la vita soprattutto in Puglia dove mancano politiche preventive e non ci si dedica a sufficienza allo studio delle cause che portano all’interruzione di gravidanza».