Dal Vangelo secondo Matteo ((Mt 24,37-44)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Direzione futuro: sembra il titolo di una pagina di giornale che il giorno seguente sarà regolarmente cestinata. Oppure il titolo di una delle tante riviste cattoliche che arrivano regolarmente nelle abitazioni o semplicemente che fanno bella mostra di sé negli espositori delle parrocchie, con tanto di bollettino postale tra le pagine nella speranza che qualcuno faccia una buona elargizione economica, e che poi finiscono per ingiallirsi perché neanche sfogliate da chi ci passa davanti. Oppure uno di quegli slogan lanciati da scienziati e ricercatori nella speranza che uno dei loro progettisia finanziato e che il loro domani diventi roseo.
Direzione futuro è, invece, il cartello direzionale a cui guardare per cominciare a percorrere la strada verso il Natale. E’necessario passare dal capo chinato a quello sollevato. Un percorso da fare insieme a tanti altri che credono in un futuro di amore. Non in un futuro “da Dio” come quello in cui speravano in tanti tra gli Ebrei prima che nascesse Gesù o in cui sperano in tanti della nostra società dei consumi e dell’oppressione che continuano a ritenersi al centro del mondo. Direzione futuro vuol dire ben altra cosa.
Direzione futuro vuol dire credere che già oggi non ci si può tirare indietro di fronte alle grandi difficoltà esistenti e che ogni uomo stanco e affaticato dal lavoro, ogni bambino che viene al mondo, ogni escluso o ammalato, ogni donna che subisce violenze e soprusi, non sono compagni di viaggio, ma costruttori di un domani nel nome di Gesù.
È quello che ha provato a dire Gesù ai suoi discepoli dinanzi al Tempio di Gerusalemme. Davanti ad un mondo che stava precipitando Gesù indica nel disastro del diluvio, ampiamente annunciato da Noè ai suoi concittadini prima di caricare nell’arca insieme alla sua famiglia tutte le specie degli animali, il segno di “mondo altro” che si stava aprendo con direzione futuro. Un mondo che la colomba tornata all’arca suggellerà per realizzare il progetto di una vita nuova.
Direzione futuro anche per il nostro mondo è quella da intraprendere per andare anche oltre ogni Natale.
Di fronte alla guerra vicina in Ucraina insieme a quella dell’Etiopia, Yemen, Sael, Nigeria, Afganistan, Libano, Haiti, Colombia, Myanmar (che sonosemplicemente le dieci aree più conosciute) dove si combatte per un pezzo di terra nel nome dell’orgoglio; alla catastrofe ecologia di cui ci preoccupiamo solo davanti agli eventi meteorologici estremi (il fallimento della mitigazione e dell’adattamento al cambiamento climatico, le inondazioni che si sono triplicate negli ultimi tempi, le gravi perdite di biodiversità sono solo alcuni degli aspetti che stanno portando al collasso il nostro ecosistema); alla mancanza di identità e di impegno da parte delle nuove generazioni per cui tanti hanno perso il senso della “governance” e si rintano nel propriomondo, direzione futuro non può essere uno slogan. E’ un vero e proprio modo per cominciare a creare un nuovo percorso che sia allo stesso tempo educativo e profetico per non continuare a girare la testa anzichè alzare la testa.
Direzione futuro con il capo sollevato per diventare costruttori di pace impegnandosi a far tacere le armi in qualunque parte del mondo, compreso il nostro dove la criminalità le usa per tenere sotto scacco intere fasce della società. Direzione futuro con il capo sollevato per chi può e deve creare un lavoro per il domani dando spazio alla terra come alle nuove tecnologie che pongono sempre l’uomo prima di ogni macchina o robot. Direzione futuro per le famiglie perché sappiano esprimere esperienze di accoglienza e di condivisione con tutti, senza mai chiudere gli occhi sulle ingiustizie.Direzione futuro per costruire una “Chiesa altra” in cui nessuna strada all’innovazione sia tacciata come inopportuna per realizzare il Vangelo nel mondo.
Direzione futuro vuol direzione Natale. M
Per costruire il Natale bisogna camminare carichi di tanta speranza e realizzare un mondo attraverso una “Chiesa altra” e soprattutto diventare “uomini e donne altri” che non si arrestano davanti ai pianti di un neonato, alle ingiustizie e alle sofferenze di tutti, ma sappiano impegnarsi per dare a ciascuno quel futuro che gli spetta vivere mettendoci il meglio di se stessi e diventare insieme una Chiesa del futuro.
Il vostro parroco
Antonio Ruccia